LE CACCHE DEI CANI, CHE NERVI!

Una belva. Lo divento ogni volta che camminando sul marciapiedi sono costretta a guardare a terra, per fare lo slalom fra cacche di tutte le forme, le dimensioni, le tonalità di colore. E se mi arrabbio io, che con gli animali ci parlo, manco avessi ereditato il lato “pop” di San Francesco, vuol dire che le cacche sono tante, davvero troppe.
SE NON VUOI PULIRE, PRENDI UN PELUCHE!
Non dico cosa penso dei padroni che lasciano evacuare i loro cani, senza curarsi dei vecchietti, dei bambini e di tutti gli altri che, fino a prova contraria, come cittadini avrebbero diritto di camminare su un marciapiedi pulito, senza rischiare di dover buttare le scarpe insozzate, perché puzzano anche dopo dieci tentativi di lavaggio (sempre che una ci arrivi, al decimo tentativo, senza svenire per lo schifo). Poi mi domando: ma se non ti vuoi curare delle cacche dei cani, perché non ti prendi un bel peluche? Impegno zero e problema risolto…
LE OPERAZIONE PER LE USCITE CON PERSEO
Io, quando porto fuori il mio adorato Perseo mi armo di sacchettini per raccogliere le sue belle cacche, ma anche di bottiglietta d’acqua: essendo un maschio qualche volta vuole segnare il territorio, lasciando le sue tracce su un cancello, su un muretto, su una recinzione. In questi casi estraggo la mia cara bottiglietta e sciacquo la pipì del mio pelosone. Ormai è diventato qualcosa di automatico. Come indossare le stesse scarpacce rovinate, perché spesso pesto un regalo lasciato da un socio di Perseo.
ALTRI FASTIDI? ECCOME!
Del resto, vogliamo parlare ad esempio delle cicche di sigaretta, che quando sei in spiaggia ti risalgono da sotto? Un’altra cosa che mi fa imbufalire, perché dico, ma cavolo, cosa ti costa spegnerla e gettarla nel cestino? Dai, su, sono tre secondi di impegno. E le bottiglie rotte? Per non dire di carte, cartine, cartacce, e poi mobili accatastati e materassi, che vedo sempre più spesso.
QUANDO ERO PICCOLA DAVO TUTTO A MIA MAMMA
Da piccola, se avevo una cartaccia la davo a mia mamma per non sporcare, e la mia borsa “da mamma”, quando i miei figli erano bambini, era piena delle schifezze che preferivano dare a me piuttosto che gettare a terra (meno male, altrimenti li avrei ribaltati!). Ma a me sembra normale fare così, agli altri, invece, no?